domenica 22 aprile 2012

Lavorare in Oman


Siete un businessman/ una businesswoman in carriera? State considerando di trasferirvi all’estero? State seriamente prendendo in considerazione l’Oman ma volete saperene di piú sull’ambiente di lavoro locale?

Basta fare un giro sui forum professionali, sono un ottimo mezzo per farsi un’idea dell’ambiente professionale (e non) offerto da questo paese.

Per aiutarvi ho messo qui una selezione di commenti estratti da gruppi HR locali di un noto sito di networking professionale. 

Buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate!

Nota: se non conoscete  l’inglese usate il traduttore Google.
(ma se veramente avete intenzione di fare business o lavorare all’estero vi consiglio seriamente di farvi un corso accelerato!).

Professional group  member: brother (inserire nome arabo a caso) i want do job at oman plz guide me i m computer litrate i have accountant experince customer service experince.

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Thread started by a wannabe business man:

The wannabe business man:
Interested in Starting a Business and Looking for a Partner
I am interested in starting a business and looking for a partner. Do you have an idea for starting a business and looking for a partner?
We can help each other establish a business, run it and grow it.
Message me and we will arrange for a meeting to discuss.

Pro group member: Humm, Hello (nome arabo a caso)! What kind of a business you have in mind?

wannabe business man:
Nothing particular I want to start. I want to start and earn money. I am thinking of tourism, restaurant or consultancy.
I want to sit with my partner and think of a business that we can generate money.

Many other threads later 

another professional group user comments: I think you start Business As **Traditional Coffee Ship** which attract all nationalities and give more clear information and now our culture. Good luck.


HR group thread owner: Thank you all for your interest in the role. This position has now been filled. Please also note that I cannot accept cv's for other roles via email. If you are interested in a job with (company name) all applications must be via (company website) Thank you

First response from a  user: best regards. I am very interested in the job and do not know how to applications for work and therefore ask for help - I will try as per your instructions, but that has not been successful-best regards. Signed, name, country and email….


HR posting: looking for an HR Director for her multinational insurance client. Based in Muscat, salary OMR 2,600 per month plus normal benefits and bonus. Please get in touch if you are an Omani national..

A user: I am not an Omani HR Professional, but really desperately looking for relocation, and the Oman/Muscat is my most ideal relocation point. Can you help and guide me to relocate to Oman via some job Affairs. I am a Pakistani national, and love to work in diversity. If you provide me your email, then I will send you my CV for your perusal and comments. And no doubt your necessary guidance.




mercoledì 18 aprile 2012

Vivere in Oman, o meglio a Muscat

Una delle domande frequenti di chi vive all'estero e' "come si vive a xxxx" (xxxx = rimpiazza con posto a fantasia). 

E' difficile da dire cosi' in quattro parole.

Eccovi una lista delle questioni che molto spesso mi ritrovo a chiarificare con chi non ha avuto il beneficio di scoprire in prima persona questa parte del mondo:

La pioggia
  • Si la maggior parte del tempo qui c’é il sole ma ogni tanto anche  piove (come ieri).
  • Quando piove normalmente si allaga tutto, spesso anche la casa.
  • Quando piove molto é l’evento dell’anno e magari viene anche dichiarata festa nazionale per l’occasione (no non sto scherzando).
  • A volte la pioggia miete vittime: i fiumi in piena e i massi colossali che vengono giú dalle montagne non si fermano per nessuno, soprattutto per quelli che si ostinano ad attraversare i guadi in piena.

Il caldo
  • Si fa caldo. Ma il caldo é diverso a seconda dei periodi dell’anno. Abbiamo un inverno lungo e da invidiare: 6 mesi di clima perfetto con qualche mese circostante leggermente piú caldo ma ugualmente piacevole.
  • L’estate é infernale: per la piú parte trattasi di 3-4 mesi di caldo opprimente.
  • Quando fa caldo non é caldo secco: a Muscat siamo sul mare e d’estate si puó tagliare l’aria a fettine. Alcuni giorni é cosí umido che quando esci da un ambiente climatizzato le mani si inumidiscono come se le avessi immerse in una bacinella d’acqua e gli occhiali (da sole o da vista) si appannano. E i capelli...ah i capelli.
  • D’estate anche il vento é bollente: come un asciuga capelli in faccia.
  • D’state il volante della macchina ti brucia le mani e devi stare attento a non bruciarti col metallo della cintura di sicurezza.
  • I ristoranti all'aperto chiudono per la stagione: nessuno si sogna di mangiare all'aperto, nemmeno la sera. 
  • D'estate il refrigerio della notte puo' significare 40c e 80% di umidita'.
  • Su in alta montagna ci sono almeno 10 gradi di meno e meno umidita'.
  • Lungo la costa a sud le temperature sono piú miti e nella regione del Dhofar piove durante l’estate. Insomma con l'aria condizionata e posti strategici si puo' trovare rifugio. 

Le donne e abbigliamento
  • No non mi devo coprire dalla testa ai piedi per andare in giro: una maglietta a maniche corte e una gonna al ginocchio sono piú che sufficenti
  • In spiaggia, a bordo piscina e in barca mi metto in bikini.
  • No, non tutte le donne indigene sono coperte dalla testa ai piedi e guardano il mondo da dietro una tendina. Alcune portano l’abaya (il tipico vestito nero) e hijab (il foulard in testa), altre portano il burka (ma non é cosí diffuso a Muscat), altre portano vestiti occidentali e il coprono la testa con l’hijab, altre si vestono completamente all’occidentale e non coprono la testa. Le donne del deserto e all’interno del paese spesso portano vestiti molto colorati.
  • Le donne possono lavorare ed esistono donne manager e in politica.

La religione
  • Non é proibito praticare religioni che non siano Musulmane: ci sono chiese Cristiane e Templi Indu; Fa eccezione qualsiasi cosa o persona che abbia a che fare con il Giudaismo. Quella materia proprio non va qui.
  • La religione é un elemento costante e determinante della vita delle persone del posto: pregano 5 volte al giorno. Non importa dove o cosa stiano facendo, se é possibile mollano tutto e pregano: mi é capitato di vedere commessi di negozi di arredamento inginocchiati in preghiera tra i mobili o beduini sulle dune del deserto. Ma anche quando ero in Inghilterra avevo colleghi che usavano una stanzatta vuota dell’ufficio per le loro preghiere giornaliere. Totalmente normale. Se non possono pregare nel momento ufficiale non é la fine del mondo: possono recuperare alla prossima occasione.
  • La religione é anche alla base della vita sociale e lavorativa: é normale che  documenti e contratti legali inizino con una lode ad Allah.
  • Nonostante la religione sia un elemento onnipresente, insindacabile e fondamentale della vita in questo paese  nessuno cerca di convertirti e in generale la religione non é un argomento discusso quando si incontrano persone del posto.
  • Durante il Ramadan cambia tutto: orari strani, ristoranti chiusi nelle ore diurne, bisogna coprirsi di piú, non si puó mangiare e bere in pubblico durante le ore diurne. La maggior parte degli occidentali scelgono questo periodo per andare in vacanza altrove! Ancora non mi spego come alcuni turisti scelgano questo periodo per venire qui in vacanza. Il potere dell’ignoranza/disinformazione.
  • Le date del Ramdan variano di anno in anno in base al ciclo della luna. Se l’agente di viaggio offre prezzi stracciatissimi fatevi qualche domanda e investigate.
L’alcohool, i bar e il maiale
  • L’Oman NON é un paese “dry” ovvero si puó bere alcohool, lo servono in ristoranti e bar che hanno una licenza e i residenti stranieri (non musulmani) possono ottenere una licenza (sembra un pó un libretto di risparmi della posta!). La licenza deve essere mostrata alle enoteche per poter acquistare le bottiglie e presenta il limite mesile di spesa a cui abbiamo diritto (di solito il massimo assoluto é in relazione al salario mensile). L’eccezione alla regola ovviamente esiste durante Ramdan: niente alcol (a parte quello che avrete giudiziosamente accumulato nella vostra cantina privata a casa).
  • Il maiale non é una “sostanza illecita” semplicemente le presone del posto non lo posssono/vogliono mangiare o anche toccare. Tuttavia si puó acquistare in supermercati che hanno specifiche zone dedicate alla carne di maiale; zone ideate per evitare la “contaminzaione” delle altre vivande.
  •  Il maiale puó anche essere servito in alcuni ristoranti (che seguiranno delle procedure rigide e ben stabilite in cucina per evitare la contaminazione delle pietanze) in tal caso la presenza di questo ingrediente viene ben evidenziato sul menu. Un elemento sempre apprezzato dall’occidentale residente.
  • Essendo un mercato particolare e specialistico ovviamente la carne di maiale viene fatta pagare a peso d’oro e non é nemmeno delle qualitá migliori. Per esempio 6 fettine di pancetta (bacon inglese piú che altro) possono arrivare a costare tra i 10 e i 12 EUR. Bisogna veramente averne voglia! Quello congelato costa un pó meno... molti ne portano un pó dai loro paesi d’origine quando vanno in vacanza.
  • Se ti beccano a guidare con anche una sola goccia di alcohool nel sangue passi almeno una notte in prigione; se fai un incidente con alchool nel sangue sei automaticamente colpevole (anche se uno ti si schianta addosso mentre sei fermo al semaforo).


La libertá, la stampa e cose simili
  • No, la libertá di stampa non esiste. Per lo meno non come la intendiamo noi in Occidente; ma vivendo quí ho scoperto che la stampa in occidente é una grande presa per i fondelli e i giornalisti si inventano un sacco di storie. Tanta incompetenza. Non ci credo piú. I blog e l’internet a volte sono un mezzo di informazione piú efficace, anche se bisogna sapere come trovare e smistare le informazoni (altrimenti anche li tanta, tanta spazzatura!).
  •  Telefoni, email, internet: é tutto un grande fratello constantemente sotto l’occhio delle autoritá.
  • Skype é considerato illegale e viene bloccato.
  • I siti internet considerati inopportuni vengono bloccati. 
  • Il contenuto dei containers e i pacchetti della posta vengono controllati: se vi fate mandare una rivista con immagini “inopportune” un ufficiale provvederá a renderla piú accettabile coprendo tutto ció che é inopportuno con un pennarello nero: questa é la censura. Ma fin ora non mi ha mai condizionata.

In compenso: 

  • Gli stipendi e la vita qui sono esentasse.
  • La benzina costa 20 centesimi al litro
  • La casa la paga il datore di lavoro, le bollette pure e tante altre cose (ma questo puó variare da contratto a contratto).
  •  La casa te la pulisce la domestica, cosí come ti stira le camicie.
  • Qualsia cosa non ti vada di fare c’é sempre qualcuno disposto a farla per te a prezzi piú che ragionevoli
  • Ogni weekend sembra una mini vacanza
  • C’é sempre un parcheggio in cittá per il tuo fuoristrada.

E voi dove vivete? Come si vive li?











lunedì 2 aprile 2012

Lapponia: albergo di ghiaccio, aurora boreale e altre avventure glaciali

La guida di fronte a noi, senza fare un fiato fa un gesto per invitarci a voltare lo sguardo  verso la foresta.

Attenta a non perdere il controllo stringo la presa da dentro i guanti spessi mentre giro la testa incuriosita: tra gli alberi si intravede una renna; il suo busto avvolto in una fitta pelliccia splende sotto i raggi del sole che penetrano furtivamente attraverso i rami del sottobosco.

Completamente immobile ci osserva passare; la sua posa marmorea é in netto contrasto al nostro ritmo veloce e al movimento armonico dei cani.

Una volta giunti a destinazione la guida ci informa che se ci fossimo fermati le renne sarebbero corse via e i cani avrebbero iniziato ad abbaiare, rompendo tutta la magia del momento. Uno sguardo fugace é tutto quello che potevamo permetterci; per quanto breve, questo incontro é abbastanza per risvegliare in me un gran senso di gioia.

Sono in momenti come questi, quando sono totalmente immersa nella natura, che mi sento veramente viva.

Abbiamo lasciato sole, mare e il caldo dell’Oman, il paese che attualmente chiamiamo casa, per sperimentare paesaggi e avventure che non potrebbero essere piú diversi da quelli di dove viviamo: stiamo guidando slitte trainate da cani attraversando i laghi ghiacciati e le foreste di Jukkasjärvi, in Lapponia. A 200 km a nord del circolo polare artico, siamo in Svezia alla ricerca dell’Aurora Boreale, a visitare il famoso Hotel di Ghiaccio e alla volta di altre avventure glaciali.

Una vacanza davvero indimenticable!

Bilanciati sulle code delle nostre slitte (a ognuno la sua) controlliamo la velocitá mentre i cani si lanciano in una corsa frenetica verso la nostra destinazione. Completamente presi dal loro passatempo preferito, sembrano in trance; niente li distrae, se non brevemente la sete, che alleviano affondando il muso sulla neve fresca al lato del sentiero non appena la slitta rallenta quando buttando tutto il peso del corpo sui freni ci prepariamo ad una curva o semplicemente cerchiamo di mantenere il controllo.

Non si fermano nemmeno se cadiamo; per fortuna c’é René, la nostra guida ed esperto conduttore (detto musher in inglese), posizionato strategicamente davanti a noi con una muta di cani piú grande.

Quando i cani corrono regna il silenzio, interrotto solo dalla slitta in trazione e dal ticchettio delle loro zampe frenetiche.

Immersi in questo paesaggio da favola e incantati dalla surrealitá del momento ci lasciamo trasportare verso il nostro rifugio: un gruppo di casette di legno incastonate tra la neve in un remoto angolo di bosco. Quí non c’é né acqua corrente, né elettricitá: una volta sistemati i cani, la nostra guida si trasforma in cuoco, maggiordomo e oste impeccabile, regalandoci momenti indimenticabili.

Siamo l’unica coppia del tour; le nostre impronte sulla neve fresca, la sauna, la cena a lume di candela: tutto é estremamente romantico.

Arriviamo poco prima del tramonto e mentre René accende le stufe a legna, prepara la cena e tira acqua ghiacciata dal pozzo ci sollazziamo tra la neve fresca, a volte cosí alta da dover lottare per uscirne.

In silenzio seguiamo il percorso del sole mentre sparisce dietro gli alberi dall’altra parte del lago ghiacciato in un’esplosione di colori, prima di ritirarci al caldo della sauna dove, avvolti dalla luce fiammeggiante della stufa ,ci abbandoniamo al rilassamento totale.

Poco piú tardi nella penombra notturna, avvolti dal silenzio ovattato del paesaggio innevato ci lasciamo stregare dalle luci danzanti dell’Aurora Borealis fino a quando non arriva il sonno e ci rendiamo conto che non stavamo sognando.

Non c'è niente di più esaltante per me che svegliarmi al mattino circondata dalla natura.

I miei viaggi e le mie avventure più indimenticabili sono quelli che mi portano il piú vicino possibile alle meraviglie della natura e quelli all’insegna della semplicitá.

Quando il peso superfluo dei miei beni materiali appare improvvisamente chiaro per il solo fatto che non mi mancano. É in quei momenti che riesco a stare in silenzio e a scoprire gli aspetti piú nascosti di me stessa.

Lontana dal chiasso della vita urbana ogni volta scopro qualcosa in piú di me stessa, mentre mi perdo e mi ritrovo, nel sentirmi così piccola eppure immensa, parte di un  intricato ecosistema.

Naturalmente capisco che tutto ció é facile a dirsi quando si sa che tutte le comoditá, anche quelle che non avevamo osato sognare, sono a portata di mano. Non mento, sono consapevole della mia fortuna ed eternamente grata alla vita per tutte le incredibili opportunitá che continua ad offrirmi.

Assaporo ogni momento come fosse l’ultimo boccone.

Divergo. Scusatemi.

Una volta rientrati all’Hotel di Ghiaccio facciamo il check-in; finalmente scopriamo in quali delle camere fiabesche passeremo la notte a 5 gradi sotto zero: Art Suite 302 - Frozen Love (Amore Congelato: non suona cosí romantico in Italiano, ma vi assicuro che dormire in una stanza fatta interamente di ghiaccio é un’esperienza unica).

Con lo scendere della notte la mia ansia sale. A malincuore mi infilo calzamaglie e veste termiche, seguiti da un orribile pigiama in pile, calzini e cappello, prima di ritirare uno spessissimo sacco a pelo dalla reception (quella al caldo, non quella di ghiaccio).

Nel terrore di patire il freddo perdo ogni interesse di mantenere una quel che sia di apparenza anche remotamente chic. Non mi piace tirarmi indietro davanti a una sfida e anche in questo caso é mia intenzione andare fino in fondo, ma non sono esattamente convinta che riusciró a dormire.

In particolare il ricordo di una nottata insonne alle prese col freddo durante una gita in campeggio nel deserto un fine Dicembre del 2010 continua a tormentarmi. Se non ce l’ho fatta allora non vedo come possa dormire qui a -5c.

Seguo tutte le istruzioni del tour pomeridiano “come dormire al freddo”: evitare l’umiditá (il piú acerrimo nemico al freddo), prendere il sacco a pelo solo quando si é pronti ad andare a dormire e...non bere.  La prospettiva di doversi alzare durante la notte, ri-vestirsi, attraversare corridoi di ghiaccio e uscire all’esterno dove le temperature sono ben al di sotto dei -5 gradi (quella notte -19c per l’esattezza) semplicemente per andare al bagno in un altro edificio e poi riniziare la trafila per tornare a letto, non si presenta per niente divertente. In ogni caso bere abbastanza vodka al punto da illudere la mente che non faccia piú cosí freddo avrebbe comunque un costo proibitivo. Inutile provare.

Seguo tutti i suggerimenti come un fedele devoto: col sacco a pelo avvolto attorno a testa e spalle procedo verso l’esterno come una Maddalena del ghiaccio. All’interno del fiabesco palazzo di ghiaccio attraverso corridoi di purissima acqua cristallizzata e ragiungo la nostra suite; il nostro museo privato notturno é decorato da arte unica e in continua trasformazione che sopravviverá solo fino alla fine di questo inverno.

Ogni anno l’albergo ritorna alle sue origini: goccia a goccia si riunisce alle acque dell’adiacente fiume Torne; per poi risorgere in nuove e fantastiche forme d’arte l’inverno seguente.

Una volta dentro il sacco a pelo le mie ansie spariscono. Ho quasi troppo caldo e devo togliermi il brutto pigiama in pile.

Avvolti nei nostri sacchi a pelo come due bozzoli di farfalla restiamo per un pó seduti sulle pelli di renna che coprono il materasso, assuefatti dalla magia del momento e ammutoliti in totale contemplazione.

Ancora una volta il sonno ci solletica, é arrivato il momento di spegnere le luci. Mi addormento col sorriso sul viso.

Al mattino quando mi sveglio l’aria frizzante sul viso, la luce soffusa e qualche voce in lontananza attutita dalle pareti di ghiaccio mi ricorda dove siamo.

Ancora per poche ore, oggi ci riavviamo verso casa.

Che vacanza indimenticabile! 

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Per maggiori info sull'Albergo di Ghiaccio visitate il sito ufficiale
Tutto il viaggio, le prenotazioni, spostamenti aerei, transfers sono stati organizzati da me contattando direttamente i fornitori dei servizi. Sapendo l'inglese e' possibile. 

Per quelli che leggono l'inglese la mia recensione su Trip Advisor offre qualche dettaglio in piu' e alcuni consigli pratici.