Questo mese e’ stato piuttosto calmo sul fronte del lavoro ma in compenso le attivitá mondane e altri impegni si sono moltiplicati.
Tra le ultime novitá si aggiungono i miei ultimi progetti di studio (si finalmente mi rimetto sui libri dopo parcchio ponderare). Avevo fatto domanda ad un corso di studi a distanza con la University of London alla fine della scorsa estate. Dopo aver impiegato uno sforzo incredibile per far recapitare tutta la documentazione ed aver aspettato mesi per la loro delibera per sapere se mi avrebbero riservato un posto mi hanno risposto con una deludente offerta condizionata all’acquisizione di una qualifica di matematica dal curriculum di istruzione britannico che avrebbe aggiunto un altro anno di ritardo prima dell’inizio del vero e proprio curriculum accademico. Leggermente scoraggiata ma pur sempre testarda ho fatto quindi ulteriori ricerche e ho finito per far domanda all’Universitá di Portsmouth che finalmente mi ha fatto un’offerta senza condizioni speciali e che, riconoscendo i miei studi precedenti mi da la possibilitá di completare la mia laurea in Computer e Sistemi Informatici nel giro di 2 anni.
Cosí dai primi di Febbraio mi ritroveró ingolfata tra libri, lezioni online, esami (al British Council locale) e spese universitarie proibitive... Purtroppo fare il corso al di fuori dell’Unione Europea ha i suoi svantaggi economici; d’altro canto peró avró la possibilitá di seguire le mie lezioni dal mio laptop nella tranquillitá del mio giardino o di studiare quei tomi pieni di equazioni e diavolerie informatiche accarezzata dalla leggera brezza marina... anche in pieno inverno.
Sto giá vendo problemi tecnici con la formalizzazione della mia iscrizione online quindi staremo a vedere..
Tra gli altri progetti c’é anche un corso di apnea la cui data purtroppo é in perfetta collisione con l’inizio del programma universitario (ma che cavolo ne sapevo io quando mi sono iscritta?), quindi iniziamo proprio bene. Dal 4 al 12 Febbraio saremo ad Abu Dhabi per il suddetto corso che ci vedrá ficcare la faccia sott’acqua e trattenere il respiro il piú a lungo possibile, nuotare il piú distante possibile alimentati da una sola boccata d’aria e raggiungere profonditá di 16 metri per la certificazione AIDA due stelle e 24 metri per i tre stelle sempre con una sola boccata d’aria. Ancora non ho capito come ci riusciró ma sono curiosa di vedere che tecniche mi insegneranno per superare il mio attuale “record” di trattenuta respiro di 45 secondi sul divano di casa e 40 secondi con la testa sommersa nelle fredde acque marine del periodo invernale (ridotti a miseri 15 secondi se mi agito senza grazia per toccare il fondo di appena 2 metri!). Certo che ne ho di strada da percorrere ma in compenso mi ritroveró con un paio di fighissime pinne infinite.
Un altro progetto del mese entrante invece, che tuttavia non é ancora confermato perché ci serve un altro pazzo partecipante, vedrá calarci nelle viscere di una montagna giú per un centinaio di metri previo adderstramento e test fisico a cui ci sottorporrá la compagnia organizzatrice del tutto...
Tra le altre cose questa settimana siamo anche stati ad un workshop di scrittura creativa (riusciró mai a cimentare il mio sogno da bambina e sfornare un libro?), ho iniziato a fare Hatha Yoga 3 volte a settimana (che mi rilassa molto) e ogni tanto quando ho tempo a casa mi diletto con nuove invenzioni culinarie.
Naturalmente essendo inverno gli appuntamenti sociali, feste e cene varie si moltiplicano.
Ah e stasera iniziamo lezioni di Salsa e danze latino americane.
Insomma tra hobby, sogni da rincorrere e nuove sfide, ci teniamo piuttosto impegnati e ogni tanto trovo anche un pó di tempo per lavorare.
domenica 24 gennaio 2010
sabato 9 gennaio 2010
36 ore a Dubai
Salta in auto, guida verso nord – nord ovest per circa 4 ore – 4 ore e ½ e ti ritrovi in questo groviglio di grattacieli (tra cui si enumera il grattacielo piu’ alto del mondo aperto la settimana scorsa), edifici in costruzione, centri commerciali che richiedono un livello di fitness non indifferente per essere esplorati, acquari sproporzionatamente grandi tra cui uno contenente uno squalo balena (!!?!), piste da sci all’interno di centri commerciali; chi piu’ ne ha piu’ ne metta: insomma siamo arrivati a Dubai per il weekend.
Si Dubai é cosi’, la citta’ delle meraviglie dove tutto é possibile (o almeno lo era fino alla recente batosta economica che l’ha vista svendersi meta’ del capitale per risollevarsi dall’orlo della bancarotta...). Eppure nonostante le difficolta’ economiche (che a mio parere l’hanno resa piu’ attraente visto che si e’ svuotata un po’ e si gira meglio in citta’) Dubai e’ proprio divertente.
Non e’ la prima volta che ci andiamo; in realta’ e’ la meta preferita degli expats di Muscat che hanno bisogno di qualche diversivo e di fare un po’ di shopping. Quindi ci si va ogni quache mese a bruciare denari nei mille ristoranti chic e a spendere e spandere negli enormi centri commerciali. Questa volta pero’ é stata un po’ diversa perche’ invece di perderci solamente dietro i negozi abbiamo anche fatto un po’ i turisti.
Il Burj Khalifa (recentemente cosi’ rinominato anche se ancora tutti lo chiamano Burj Dubai, forse dopo l’acquisto di uno degli altri Emirati che hanno aperto le tasche per aiutare la cadente Dubai?), il grattacielo piu’ alto del mondo, ha aperto solo pochi giorni fa cosi’ quella e’ stata una delle nostre mete. Avremo fatto due o tre ore di coda divise in due giorni tra l’acquisto del biglietto e il tragitto per raggiungere gli ascensori che in meno di un minuto ti portano ad oltre 600m di altezza, ma ne e’ valsa la pena. La vista dalla “viewing platform” o dal “at the top” come definita ufficialmente in marketing, e’ spettacolare.
Si parte dal Dubai Mall (credo il centro commerciale piu’ grande di Dubai) adiacente alla torre.
Devo dire che Dubai Mall, con i suoi oltre 1000 negozi e uno spazio commerciale megalitico da avermi procurato un enorme mal di schiena per le ore che ho camminato, e’ uno dei miei preferiti. All’interno c’e anche un acquario sproporzionatamente grande dove si possono anche fare immersioni con gli suqali. Tutto normale, questa e’ Dubai! Cosi’ mentre si passeggia di negozio in negozio se uno si annoia di guardare le vetrine puo’ tirare su il naso e guardare pesci, corallo e subacquei all’interno di quest’enorme vasca di vetro (piu’ volte io e S. passandoci davanti abbiamo ipotetizzato sull’improbabile scena di onde giganti e squali sguazzanti nel caso in cui la vasca dovesse rompersi; uno dei tanti pensieri che sono sicura ha sfiorato la tensta di molti).
All’ora di pranzo e’ ora di fermarsi per riforcillarsi. Questa volta abbiamo scelto un baretto con i tavolini al fresco.. ah le temperature divine di Gennaio! Cosi’ mentre me ne sto beatamente seduta a mangiare una deliziosa quiche porri e formaggio si sente un boato enorme. Ecco qui... forse un attentato? Macché sono le fontane... enromi che hanno iniziato a sparare chissa’ quante tonnellate d’acqua verso il cielo! Spettacolare. Resto seduta a godermi lo spettacolo mentre tutti corrono a fare 10,000 foto (marito incluso!).
Di mattina abbiamo fatto un “salto” sul The Palm (quella serie di isole e penisole artificialmente create a forma di palma sul mare), la forma si vede solo dall’alto ma... ancora una volta é Dubai, bisogna sempre fare le cose diversamente.
Sulla “Palma” ci siamo diretti all’Atlantis, l’enorme hotel architettato a forma di uno dei castelli fantastici di Disney o una cosa cosí. Anche lí c’eravamo giá stati, ma solo al parco marino, con scivoli, piscine e divertimenti vari. Ancora non avevamo visto l’enorme acquario che ospita una marea di pesci e altre creature marine spettacolari e anche ... uno suqlo balena! Un po’ triste devo dire vedere un animale migratore cosi’ grande “in scatola” ma devo dire che la suddetta “scatola” é piuttosto enorme...da permettergli di girare in tondo ad una certa velocitá! Mi dicono che quando cresce lo liberano in mare... hmmm.. non oso immaginare lo stress nel nome del divertimento di migliaia di persone. Vabbeh.. inutile puntare il dito se poi ci vado. Era comunque spettacolare e se aiuta ad entusismare e creare maggiore conoscenza e rispetto del mondo marino da parte della gente ... chissá.
Insomma, questo e molto di piú é stato il nostro weekend a Dubai, una cittá perfetta se presa in piccole dosi. Un pó di distrazione, un barca di soldi che bruciano facilmente di ora in ora, glamour e paillettes, per ritornare ed essere contenti di vivere in questo santuario tranquillo che é la cittadella di Muscat.
Si Dubai é cosi’, la citta’ delle meraviglie dove tutto é possibile (o almeno lo era fino alla recente batosta economica che l’ha vista svendersi meta’ del capitale per risollevarsi dall’orlo della bancarotta...). Eppure nonostante le difficolta’ economiche (che a mio parere l’hanno resa piu’ attraente visto che si e’ svuotata un po’ e si gira meglio in citta’) Dubai e’ proprio divertente.
Non e’ la prima volta che ci andiamo; in realta’ e’ la meta preferita degli expats di Muscat che hanno bisogno di qualche diversivo e di fare un po’ di shopping. Quindi ci si va ogni quache mese a bruciare denari nei mille ristoranti chic e a spendere e spandere negli enormi centri commerciali. Questa volta pero’ é stata un po’ diversa perche’ invece di perderci solamente dietro i negozi abbiamo anche fatto un po’ i turisti.
Il Burj Khalifa (recentemente cosi’ rinominato anche se ancora tutti lo chiamano Burj Dubai, forse dopo l’acquisto di uno degli altri Emirati che hanno aperto le tasche per aiutare la cadente Dubai?), il grattacielo piu’ alto del mondo, ha aperto solo pochi giorni fa cosi’ quella e’ stata una delle nostre mete. Avremo fatto due o tre ore di coda divise in due giorni tra l’acquisto del biglietto e il tragitto per raggiungere gli ascensori che in meno di un minuto ti portano ad oltre 600m di altezza, ma ne e’ valsa la pena. La vista dalla “viewing platform” o dal “at the top” come definita ufficialmente in marketing, e’ spettacolare.
Si parte dal Dubai Mall (credo il centro commerciale piu’ grande di Dubai) adiacente alla torre.
Devo dire che Dubai Mall, con i suoi oltre 1000 negozi e uno spazio commerciale megalitico da avermi procurato un enorme mal di schiena per le ore che ho camminato, e’ uno dei miei preferiti. All’interno c’e anche un acquario sproporzionatamente grande dove si possono anche fare immersioni con gli suqali. Tutto normale, questa e’ Dubai! Cosi’ mentre si passeggia di negozio in negozio se uno si annoia di guardare le vetrine puo’ tirare su il naso e guardare pesci, corallo e subacquei all’interno di quest’enorme vasca di vetro (piu’ volte io e S. passandoci davanti abbiamo ipotetizzato sull’improbabile scena di onde giganti e squali sguazzanti nel caso in cui la vasca dovesse rompersi; uno dei tanti pensieri che sono sicura ha sfiorato la tensta di molti).
All’ora di pranzo e’ ora di fermarsi per riforcillarsi. Questa volta abbiamo scelto un baretto con i tavolini al fresco.. ah le temperature divine di Gennaio! Cosi’ mentre me ne sto beatamente seduta a mangiare una deliziosa quiche porri e formaggio si sente un boato enorme. Ecco qui... forse un attentato? Macché sono le fontane... enromi che hanno iniziato a sparare chissa’ quante tonnellate d’acqua verso il cielo! Spettacolare. Resto seduta a godermi lo spettacolo mentre tutti corrono a fare 10,000 foto (marito incluso!).
Di mattina abbiamo fatto un “salto” sul The Palm (quella serie di isole e penisole artificialmente create a forma di palma sul mare), la forma si vede solo dall’alto ma... ancora una volta é Dubai, bisogna sempre fare le cose diversamente.
Sulla “Palma” ci siamo diretti all’Atlantis, l’enorme hotel architettato a forma di uno dei castelli fantastici di Disney o una cosa cosí. Anche lí c’eravamo giá stati, ma solo al parco marino, con scivoli, piscine e divertimenti vari. Ancora non avevamo visto l’enorme acquario che ospita una marea di pesci e altre creature marine spettacolari e anche ... uno suqlo balena! Un po’ triste devo dire vedere un animale migratore cosi’ grande “in scatola” ma devo dire che la suddetta “scatola” é piuttosto enorme...da permettergli di girare in tondo ad una certa velocitá! Mi dicono che quando cresce lo liberano in mare... hmmm.. non oso immaginare lo stress nel nome del divertimento di migliaia di persone. Vabbeh.. inutile puntare il dito se poi ci vado. Era comunque spettacolare e se aiuta ad entusismare e creare maggiore conoscenza e rispetto del mondo marino da parte della gente ... chissá.
Insomma, questo e molto di piú é stato il nostro weekend a Dubai, una cittá perfetta se presa in piccole dosi. Un pó di distrazione, un barca di soldi che bruciano facilmente di ora in ora, glamour e paillettes, per ritornare ed essere contenti di vivere in questo santuario tranquillo che é la cittadella di Muscat.
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