mercoledì 18 aprile 2012

Vivere in Oman, o meglio a Muscat

Una delle domande frequenti di chi vive all'estero e' "come si vive a xxxx" (xxxx = rimpiazza con posto a fantasia). 

E' difficile da dire cosi' in quattro parole.

Eccovi una lista delle questioni che molto spesso mi ritrovo a chiarificare con chi non ha avuto il beneficio di scoprire in prima persona questa parte del mondo:

La pioggia
  • Si la maggior parte del tempo qui c’é il sole ma ogni tanto anche  piove (come ieri).
  • Quando piove normalmente si allaga tutto, spesso anche la casa.
  • Quando piove molto é l’evento dell’anno e magari viene anche dichiarata festa nazionale per l’occasione (no non sto scherzando).
  • A volte la pioggia miete vittime: i fiumi in piena e i massi colossali che vengono giú dalle montagne non si fermano per nessuno, soprattutto per quelli che si ostinano ad attraversare i guadi in piena.

Il caldo
  • Si fa caldo. Ma il caldo é diverso a seconda dei periodi dell’anno. Abbiamo un inverno lungo e da invidiare: 6 mesi di clima perfetto con qualche mese circostante leggermente piú caldo ma ugualmente piacevole.
  • L’estate é infernale: per la piú parte trattasi di 3-4 mesi di caldo opprimente.
  • Quando fa caldo non é caldo secco: a Muscat siamo sul mare e d’estate si puó tagliare l’aria a fettine. Alcuni giorni é cosí umido che quando esci da un ambiente climatizzato le mani si inumidiscono come se le avessi immerse in una bacinella d’acqua e gli occhiali (da sole o da vista) si appannano. E i capelli...ah i capelli.
  • D’estate anche il vento é bollente: come un asciuga capelli in faccia.
  • D’state il volante della macchina ti brucia le mani e devi stare attento a non bruciarti col metallo della cintura di sicurezza.
  • I ristoranti all'aperto chiudono per la stagione: nessuno si sogna di mangiare all'aperto, nemmeno la sera. 
  • D'estate il refrigerio della notte puo' significare 40c e 80% di umidita'.
  • Su in alta montagna ci sono almeno 10 gradi di meno e meno umidita'.
  • Lungo la costa a sud le temperature sono piú miti e nella regione del Dhofar piove durante l’estate. Insomma con l'aria condizionata e posti strategici si puo' trovare rifugio. 

Le donne e abbigliamento
  • No non mi devo coprire dalla testa ai piedi per andare in giro: una maglietta a maniche corte e una gonna al ginocchio sono piú che sufficenti
  • In spiaggia, a bordo piscina e in barca mi metto in bikini.
  • No, non tutte le donne indigene sono coperte dalla testa ai piedi e guardano il mondo da dietro una tendina. Alcune portano l’abaya (il tipico vestito nero) e hijab (il foulard in testa), altre portano il burka (ma non é cosí diffuso a Muscat), altre portano vestiti occidentali e il coprono la testa con l’hijab, altre si vestono completamente all’occidentale e non coprono la testa. Le donne del deserto e all’interno del paese spesso portano vestiti molto colorati.
  • Le donne possono lavorare ed esistono donne manager e in politica.

La religione
  • Non é proibito praticare religioni che non siano Musulmane: ci sono chiese Cristiane e Templi Indu; Fa eccezione qualsiasi cosa o persona che abbia a che fare con il Giudaismo. Quella materia proprio non va qui.
  • La religione é un elemento costante e determinante della vita delle persone del posto: pregano 5 volte al giorno. Non importa dove o cosa stiano facendo, se é possibile mollano tutto e pregano: mi é capitato di vedere commessi di negozi di arredamento inginocchiati in preghiera tra i mobili o beduini sulle dune del deserto. Ma anche quando ero in Inghilterra avevo colleghi che usavano una stanzatta vuota dell’ufficio per le loro preghiere giornaliere. Totalmente normale. Se non possono pregare nel momento ufficiale non é la fine del mondo: possono recuperare alla prossima occasione.
  • La religione é anche alla base della vita sociale e lavorativa: é normale che  documenti e contratti legali inizino con una lode ad Allah.
  • Nonostante la religione sia un elemento onnipresente, insindacabile e fondamentale della vita in questo paese  nessuno cerca di convertirti e in generale la religione non é un argomento discusso quando si incontrano persone del posto.
  • Durante il Ramadan cambia tutto: orari strani, ristoranti chiusi nelle ore diurne, bisogna coprirsi di piú, non si puó mangiare e bere in pubblico durante le ore diurne. La maggior parte degli occidentali scelgono questo periodo per andare in vacanza altrove! Ancora non mi spego come alcuni turisti scelgano questo periodo per venire qui in vacanza. Il potere dell’ignoranza/disinformazione.
  • Le date del Ramdan variano di anno in anno in base al ciclo della luna. Se l’agente di viaggio offre prezzi stracciatissimi fatevi qualche domanda e investigate.
L’alcohool, i bar e il maiale
  • L’Oman NON é un paese “dry” ovvero si puó bere alcohool, lo servono in ristoranti e bar che hanno una licenza e i residenti stranieri (non musulmani) possono ottenere una licenza (sembra un pó un libretto di risparmi della posta!). La licenza deve essere mostrata alle enoteche per poter acquistare le bottiglie e presenta il limite mesile di spesa a cui abbiamo diritto (di solito il massimo assoluto é in relazione al salario mensile). L’eccezione alla regola ovviamente esiste durante Ramdan: niente alcol (a parte quello che avrete giudiziosamente accumulato nella vostra cantina privata a casa).
  • Il maiale non é una “sostanza illecita” semplicemente le presone del posto non lo posssono/vogliono mangiare o anche toccare. Tuttavia si puó acquistare in supermercati che hanno specifiche zone dedicate alla carne di maiale; zone ideate per evitare la “contaminzaione” delle altre vivande.
  •  Il maiale puó anche essere servito in alcuni ristoranti (che seguiranno delle procedure rigide e ben stabilite in cucina per evitare la contaminazione delle pietanze) in tal caso la presenza di questo ingrediente viene ben evidenziato sul menu. Un elemento sempre apprezzato dall’occidentale residente.
  • Essendo un mercato particolare e specialistico ovviamente la carne di maiale viene fatta pagare a peso d’oro e non é nemmeno delle qualitá migliori. Per esempio 6 fettine di pancetta (bacon inglese piú che altro) possono arrivare a costare tra i 10 e i 12 EUR. Bisogna veramente averne voglia! Quello congelato costa un pó meno... molti ne portano un pó dai loro paesi d’origine quando vanno in vacanza.
  • Se ti beccano a guidare con anche una sola goccia di alcohool nel sangue passi almeno una notte in prigione; se fai un incidente con alchool nel sangue sei automaticamente colpevole (anche se uno ti si schianta addosso mentre sei fermo al semaforo).


La libertá, la stampa e cose simili
  • No, la libertá di stampa non esiste. Per lo meno non come la intendiamo noi in Occidente; ma vivendo quí ho scoperto che la stampa in occidente é una grande presa per i fondelli e i giornalisti si inventano un sacco di storie. Tanta incompetenza. Non ci credo piú. I blog e l’internet a volte sono un mezzo di informazione piú efficace, anche se bisogna sapere come trovare e smistare le informazoni (altrimenti anche li tanta, tanta spazzatura!).
  •  Telefoni, email, internet: é tutto un grande fratello constantemente sotto l’occhio delle autoritá.
  • Skype é considerato illegale e viene bloccato.
  • I siti internet considerati inopportuni vengono bloccati. 
  • Il contenuto dei containers e i pacchetti della posta vengono controllati: se vi fate mandare una rivista con immagini “inopportune” un ufficiale provvederá a renderla piú accettabile coprendo tutto ció che é inopportuno con un pennarello nero: questa é la censura. Ma fin ora non mi ha mai condizionata.

In compenso: 

  • Gli stipendi e la vita qui sono esentasse.
  • La benzina costa 20 centesimi al litro
  • La casa la paga il datore di lavoro, le bollette pure e tante altre cose (ma questo puó variare da contratto a contratto).
  •  La casa te la pulisce la domestica, cosí come ti stira le camicie.
  • Qualsia cosa non ti vada di fare c’é sempre qualcuno disposto a farla per te a prezzi piú che ragionevoli
  • Ogni weekend sembra una mini vacanza
  • C’é sempre un parcheggio in cittá per il tuo fuoristrada.

E voi dove vivete? Come si vive li?











7 commenti:

Ros ha detto...

Thank you Gunu Kumar. I am glad you enjoyed it.
I hope Google translated nicely otherwise I am really impressed by your Italian ;-)

AZ ha detto...

Hmmmm, finalmente un post di qualche utilità per lo straniero curioso! (adoro la parte sulla stampa estera)

Anonimo ha detto...

Quando non sono così lontani stati pericolosi, credo per la sicurezza si possa anche accettare un minimo di controllo!!

AZ ha detto...

Anonimo delle 17:18, cosa intendi esattamente? Che, essendo di fronte all'Iran, la vita è più sicura bloccando Skype? O non pubblicando sui giornali notizie di cronaca nera? O impedendo ai gggiovani omaniti di guardare YouPorn?

Michele ha detto...

Interessantissimo, grazie mille!

Unknown ha detto...

Ciao Ros, tutti commenti molto utili. Una curiositá, qual é la tua alternativa a Skype? In che modo comunichi con l'Italia?

Grazie mille in anticipo,
Claudia

Ros ha detto...

Ciao Claudia,

Grazie. non sono piu' in Oman ma quando ero li l'alternativa a Skype per me era il cellulare di mio marito. Lo usavo per fare le chiamate ai miei di tanto in tanto.
E' comunque possibile bypassare il blocco di Skype con un VPN.