
L’estate qui mi ha messo veramente a dura prova, non solo il caldo é infernale e insopportabile ma la citta’ letteralmente si svuota e senza un lavoro sono stati tre mesi di tale isolamento e noia incredibile (vedi ultimo post da allucinazione) che ho deciso che l’anno prossimo non mi faccio fregare: l’intenzione e’ di passare la prossima altrove e diversamente.
Pensavo addirittura che improvvisamente Muscat mi fosse andata di traverso ma devo dire che dopo Eid (il periodo di festa alla fine del mese di digiuno del Ramadan paragonabile in termini di importanza al nostro Natale) si e’ tutto un po’ ripreso.
Traffico: da un giorno all’altro si sono riversate centinaia di automobili per le strade (soprattutto durante le ore in cui mi sposto per andare e tornare dal lavoro) inclusi spericolati vari, lumache che si ostinano a otturare le corise di sorpasso e idioti che si affollano sugli incidenti stradali come fan deliranti dietro le transenne alla notte degli oscar! Incluso uno che una mattina qualunque per sbirciare il caos nella corsia opposta quasi mi faceva la fiancata a 100 km/h sull’autostrada.
Avvenimenti mondani: le serate si sono riaperte, con inviti a destra e sinistra ad eventi vari. Dalle cozze e patatine Belga a bordo piscina sul tetto di uno degli ultimi alberghi sorti in citta’, alla serata “Oktober Fest” in cima all’Hyatt Hotel. Dal party in spiaggia della scorsa settimana al ballo in maschera della British School di Muscat. Si parla di nuovo del torneo internazionale di bocce, dell’acquisto di biglietti per il Crystal Ball (ballo annuale dicembrino a mó di serata oscar allo Shangri-La che genera un influsso improvviso di lavoro per i parrucchieri e i sarti di Muscat) e poi presto dovrebbe anche esserci la festa delle Forze Armate Italiane del 4 Novembre al Diplomatic Club di Muscat. Insomma i diari si stanno riempendo velocemente...

Insomma ci siamo. L’inverno sta arrivando.
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