martedì 27 marzo 2012

Alla faccia dell'aiuto domestico

Siamo reduci di una vacanza nella Lapponia svedese. Esperienza fantastica di cui ho gia' parlato sulla versione inglese del blog. Ho in conto di raccontarvi delle nostre avventure nel circolo artico anche in Italiano ma nel frattempo vorrei condividere con voi questa simpatica conversazione con una conoscente Omanita ieri sera che in qualche modo offre uno scorcio sulla vita in Oman e i personaggi che popolano questo mondo.


[...]
Lei: ahhh stiamo lavorando veramente tanto. Dalla mattina alla sera. Odio lavorare.
Io: Capisco (non esattamente). E con la bambina come fai quando sei al lavoro? (riferendomi alla sua bambina nata pochi mesi fa per la quale precedentemente menzionava il duro lavoro che comporta).

Lei: ah la lascio da mia mamma. 

Mi menziona che anche sua sorella ha avuto una bambina a brevissima distanza da lei (non ricordo se a distanza di una settimana ma poco importa) e che anche lei la lascia con la madre.

Per un momento contemplo l'immagine di una mamma alle prese con neonati attorcigliati ai drappi di un'elegante Abaya.

Io: ma avete una maid, no? (domanda retorica)

Nota: per chi non ne fosse al corrente, la maid e' la domestica/badante/il maggiordomo.  Nonostante da noi si limiti a pulire casa, racconti popolari (e casuale osservazione) mi fanno dedurre che la maid e' pronta a occuparsi di tutto quello che non volete fare nella vita: dal piu' comune pulire casa  (soprattutto durante e dopo i vostri festini indulgenti) a raccogliere il giornale dalla soglia di casa, da spingere il carrello al supermercato, ad accendere il motore della macchina in piena estate per riportare la temperatura interna a livelli vivibili prima che ci entriate voi, da portare a spasso il cane, a badare alla prole. Le possibilita' sono infinite, sembra che basti essere solamente un po' creativi.

Alcuni l'assumono part-time (come noi); altri, soprattutto chi ha bambini (expat inclusi) assumono una maid a tempo pieno che vive in una delle molteplici stanze del loro castello di famiglia.

Lei: si si. Naturalmente! (riferendosi al fatto di avere una maid)

Io: ah ecco (sospiro di sollievo)

Non ricordo bene come siamo finite a parlare di sua sorella ma poco dopo aggiunge:

Lei: mia sorella ha due maids.

Io: due? uh? che? (non ricordo piu' la motivazione che mi ha dato perche' ne avesse due ma dopo la sua spiegazione mi sembrava plausibile avere due governanti che quasi mi vergognavo ad ammettere che ne ho solo una part-time).

Cerco di apparire disinvolta e nascondere l'espressione da pesce ad occhi sgranati. 

Poi aggiunge, probabilmente spronata dalla mia incapacita' di mantenere compostezza: mia mamma ne ha 3.

Io


Lei: si insomma: ha due maids e un cuoco.

Io: (ah beh si normale allora). Fantastico. E io che avevo immaginato tua mamma disperata alle prese con i tuoi bambini e quelli di tua sorella. Mi sa che invece le maid corrono dietro i bambini mentre tua madre legge marie claire.

Il marito di lei (europeo): haha [la immaginavi] come le mamme europee!?!

Ride mentre tiene una caraffa di birra in una mano e un piatto di canape' nell'altra (ci stiamo sgozzando a sbaffo ad una delle solite cene mondane - pseudo business networking - di Muscat): 

Lei: si, esattamente. (riferendosi al mio commento sulla mamma che legge le riviste).

Storie di vita in Oman...

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